79 morti e oltre 70.000 denunce di infortuni in un solo anno. Il bilancio degli incidenti sul lavoro in Veneto per il 2024 è tragico, e il 2025 si preannuncia ancora più drammatico, con 15 vittime nei primi due mesi. Sono i dati allarmanti resi pubblici dall’UGL Veneto, che lancia un grido d’allarme e chiede interventi immediati per fermare quella che definisce una vera e propria strage silenziosa.

Le province più colpite sono Verona, con 22 decessi, seguita da Venezia e Padova, confermando che la crisi della sicurezza sul lavoro è diffusa e strutturale in tutto il Veneto. Solo a Venezia nel 2024 si sono registrati 16 infortuni mortali su 12.011 denunce di incidenti.

Nel 2025, il bilancio è ancora più grave: 15 lavoratori morti in soli due mesi10.793 denunce di infortuni e 946 casi di malattia professionale. Un quadro che Luciano Confortisegretario regionale UGL Veneto, denuncia con fermezza: «Parliamo di una strage silenziosa che si consuma nell’indifferenza generale. Non possiamo più assistere passivamente a questa mattanza quotidiana».

Conforti sottolinea che ogni vita spezzata rappresenta una sconfitta per l’intera comunità, e ribadisce la necessità di rafforzare i controlliresponsabilizzare imprese e istituzioni e incrementare gli investimenti nella prevenzione. La sicurezza sul lavoro, sostiene il sindacato, deve essere considerata una priorità nazionale, e non un aspetto marginale delle politiche economiche.

L’UGL Veneto chiede quindi piani straordinari di vigilanzamaggiore formazione sulla sicurezza e l’adozione di misure concrete per ridurre il rischio di infortuni e malattie professionali. «Non ci fermeremo finché non verrà rispettato il diritto sacrosanto di ogni lavoratore: tornare a casa sano e salvo», conclude Conforti.

La Giornata internazionale della salute e sicurezza sul lavoro del 28 aprile sarà l’occasione per rilanciare il dibattito su un tema che troppo spesso passa sotto silenzio, mentre le statistiche continuano a raccontare storie di sofferenza e ingiustizia.

Il Veneto, cuore produttivo del Nord Est, è chiamato a fare di più per tutelare la salute e la vita dei lavoratori, soprattutto nei settori più esposti come manifatturiero, edilizia e logistica, dove gli incidenti sono ancora troppo frequenti.

 

Fonte: Verona Economia del 27/04/2025 (https://veronaeconomia.it/)